Tips & Cheap - N° 15: IPOADRENOCORTICISMO CANINO

IPOADRENOCORTICISMO CANINO
PATOGENESI

L’ipoadrenorticismo (malattia di Addison) consiste nella ridotta secrezione di ormoni GLUCOCORTICOIDEI e MINERALCORTICOIDEI:
  • L’ALDOSTERONE rappresenta un MINERALCORTICOIDE prodotto dalla corteccia surrenalica (zona glomerulosa), la cui ridotta produzione, in corso di malattia di Addison, comporta iponatriemia, iperkaliemia ed ipovolemia.
  • Il CORTISOLO rappresenta un GLUCOCORTICOIDE prodotto dalla corteccia surrenalica (zona fascicolata e reticolare), la cui ridotta produzione, in corso di malattia di Addison, comporta segni gastroenterici, letargia, ipoglicemia, ipotensione ed anemia.
1)  Ipoadrenocorticismo primario – spontaneo - deriva dalla distruzione del 90% ed oltre della corteccia surrenalica.

2) Ipoadrenocorticismo iatrogeno deriva dalla distruzione della corteccia surrenalica in corso di terapia per l’iperadrenocorticismo (sindrome di Cushing).

3) Ipoadrenocorticismo iatrogeno può derivare anche dalla somministrazione prolungata di gluococorticoidi esogeni.

4) Ipoadrenocorticismo atipico: deriva dalla carenza isolata di gluococorticoidi.


SEGNI CLINICI

I segni clinici variano in termini di gravità e di tipo di presentazione (acuti o cronici). Poiché le manifestazioni cliniche sono comuni a moltissime altre patologie, l’ipoadrenorticismo viene anche definito “il grande imitatore”
v     Segni cronici, in ordine di frequenza:
o   Sintomatologia altalenante che spesso migliora nettamente a seguito di fluidoterapia o somministrazione di steroidi
o       Letargia, ridotto appetito, perdita di peso
o       Vomito, diarrea, melena
o       Poliuria, polidipsia
o       Debolezza generalizzata o degli arti posteriori
o       Megaesofago
v     Segni acuti, in ordine di frequenza:
o       Shock ipovolemico / collasso
o       Polso debole / pallore delle mucose / ipotermia
o       Bradicardia
o       Melena
o       Tremori
o       Crisi epilettiche
DIAGNOSI

         TEST LABORATORISTICI DI BASE

v     Iperkaliemia
v     Iponatriemia
v     Ipocloremia
v     Iperazotemia prerenale: incremento urea, creatinina, fosforo
v     Ipoalbuminemia
v     Ipoglicemia
v     Ipocolesterolemia
v     Lieve incremento di ALT, AST, ALP
v     Anemia normocromica, normocitica, non rigenerativa 
v     Urine: Peso specifico < 1.030
NOTA: Nonostante si verifichi un’iperazotemia prerenale, il peso specifico urinario è spesso basso. Per questo motivo molti pazienti affetti da malattia di Addison vengono considerati pazienti affetti da insufficienza renale cromica.

È pertanto assolutamente consigliabile escludere l’ipoadrenorticismo in ogni paziente:
v     iperazotemico / ipercreatininemico,
v     con basso peso specifico urinario,
v     con segni clinici aspecifici,
v    specie nel caso in cui siano presenti segni clinici gastroenterici    (vomito, diarrea, melena).
In questi pazienti è consigliabile l’esecuzione di un test di stimolazione con ACTH (vedi oltre).



TEST ENDOCRINI: Test di stimolazione con ACTH  (ACTH stimulation test)

- Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successi-vamente inoculare ACTH sintetico (Synachten) 0,25 mg/cane, IM o EV (in caso di disidratazione). Si effettua successivamente dopo 60 minuti, un secondo prelievo per misurare la cortisolemia.
- Valori di cortisolo molto bassi post stimolazione (< 55 nmol/L) sono indicativi di ipoadrenocorticismo.
- Anche pazienti con ipoadrenocorticismo iatrogeno, conseguente alla improvvisa interruzione di somministrazione di steroidi esogeni, avranno valori di cortisolo molto bassi post stimolazione (< 55 nmol/L).
- Valori di cortisolo post stimolazione superiori a 55 nmol/L escludono con elevata probabilità ipoadrenocorticismo.
- La somministrazione di steroidi esogeni (prednisone – metilprednisolone) può alterare significativamente i risultati causano risultati di cortisolo elevati e dovrebbero essere interrotti molti giorni prima di eseguire il test
- Desametazone, al contrario, non interferisce con i risultati del test.
- Questo test viene impiegato anche per diagnosticare i rari casi di ipoadrenocorticismo atipico, in cui si verifica esclusiva carenza di gluococorticoidi ed in cui non si identificano le classiche alterazioni elettrolitiche.


Buon lavoro!

Dr Ugo Bonfanti DVM
Diplomato ECVCP

BiEsseA srl Laboratorio Analisi Veterinarie
Via Amedeo d'Aosta n. 7 - 20129 MILANO
0229404636 R.A.
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Tips & Cheap - N° 14: "CitoQuiz" N. 4/2013


Cari Colleghi,
eccoci ancora ad affrontare un nuovo caso citologico.

N. 4/2013

Si tratta del linfonodo mandibolare di un gatto maschio, sterilizzato, di 14 anni.

Come sempre aspettiamo da voi una breve descrizione, e diagnosi citologica – o ipotesi diagnostiche – con eventuali approfondimenti diagnostici consigliabili.
Da oggi potete inviare il vostro commento alla mail bonfanti@biessea.com direttamente, senza metterlo per forza qui sul blog oppure su FB.

Non siate timidi perchè la risposta "migliore"  verrà premiata con un esame citologico  in omaggio da parte BiEsseA!

Immagine N. 1
















Immagine N. 2

















la risposta è Carcinoma squamocellulare del cavo orale.
Ricordiamo come queste neoplasie siano frequenti a livello di cavità orale nella specie felina.
Sono spesso localizzate sotto la lingua, o a livello della regione premolare della mandibola. 
Gli animali vi vengono portati per disfagia, alitosi, ptialismo, e talora semplicemente per mobilità di un dente. 
Effettuate radiografie della cavità orale – spesso c’è lisi ossea – prelievi mediante ago aspirazione / ago infissione, e valutate sempre anche i linfonodi drenanti, anche se non aumentati di dimensioni!!
Buon lavoro!

Dr Ugo Bonfanti DVM
Diplomato ECVCP

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Tips & Cheap - N° 13: IPERADRENOCORTICISMO FELINO

IPERADRENOCORTICISMO FELINO

L’iperadrecorticismo spontaneo rappresenta una patologia estremamente poco frequente nella specie felina.
PATOGENESI
Le forme SPONTANEE di iperadrenocorticismo felino sono rappresentate da:
  • Iperadrenocorticismo IPOFISARIO (circa 80%): Consiste nell’iperproduzione di ACTH da parte dell’ipofisi a seguito di un adenoma ipofisario.
  • Iperadrenocorticismo SURRENALICO (circa 20%): Consiste nell’iperproduzione di Cortisolo da parte di un surrene neoplastico (adenoma o carcinoma, 50% rispettivamente)
La forma IATROGENA è riportata molto raramente, essendo il gatto molto resistente agli effetti deleteri dei corticosteroidi esogeni.
SEGNI CLINICI
I segni clinici nella specie felina non si identificano fono a quando non si sviluppa diabete mellito. Infatti, circa l’80% dei gatti affetti da iperadreno-corticismo sono affetti da diabete mellito, ed i segni clinici possono essere attribuiti a questa patologia.
  • poliuria, polidipsia, polifagia , perdita di peso, debolezza muscolare, letargia
  • pelo scadente, con alopecia, difficoltà di ricrescita dopo tosatura, ed in particolare pelle anelastica, sottile e fragile, che spesso tende a rompersi
  • distensione addominale
  • raramente epatomegalia

DIAGNOSI

TEST LABORATORISTICI DI BASE (1)

Estremamente variabili nel gatto, e non sempre identificati:
Emocromocitometrico
Leucogramma da stress
Raramente anemia non rigenerativa

Chimica clinica (alterazioni molti più rare rispetto alla specie canina)
Incremento di alanina amino-transferasi (ALT)
Incremento di fosfatasi alcalina (ALP) – nel gatto non esiste la frazione
steroido-indotta, a differenza del cane
Iperglicemia / Glicosuria (in caso di associazione a diabete mellito
Ipercolesterolemia
Esame delle urine
Peso specifico (P.S. > 1.020)
TEST ENDOCRINI (2)

Come per il cane, premessa necessaria è che nessun test può fornire con sicurezza diagnosi di iperadrenocorticismo, né nessun test può escluderlo con altrettanta certezza.
Quindi, nessun test è sensibile e specifico al 100%.
I test si differenziano in test di screening, destinati a definire se è presente l’iperadrenocorticismo, e test per differenziarne l’origine (IPOFISARIO o SURRENALICO).
I test di screening comprendono:
  • Rapporto Cortisolo / Creatinina urinarie (CU/CU)
  • Test di soppressione con bassa dose di desametazone (LDDST)
  • Test di stimolazione con ACTH  (ACTH stimulation test)
I test di differenziazione comprendono:
  • Test di soppressione con alta dose di desametazone (HDDST)
  • Misurazione ACTH endogeno
  • Ecografia addominale

Test di screening

Rapporto Cortisolo / Creatinina urinarie (CU/CU)
-   Occorre far raccogliere le urine a casa, da parte del proprietario. Le urine non devono pertanto essere raccolte in clinica o in ambulatorio, al fine di evitare eventi stressanti per l’animale.
-   Vengono misurati cortisolo e creatinina.
-   Se il rapporto è elevato, è possibile che il paziente sia affetto da iperadrenocorticismo.
-   Come nel cane, è un test molto sensibile per escludere l’iperadrenocorticismo: molto raramente ci sono dei falsi negativi. Pertanto, se il rapporto è normale (inferiore a 13 x 106) si può escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
-   Come nel cane, è un test poco specifico (è molto facile avere dei falsi positivi). Se il rapporto è elevato (superiore a 36 x 106) è pertanto possibile che il paziente sia affetto da altre patologie quali ad esempio diabete mellito e ipertiroidismo.
Test di soppressione con bassa dose di desametazone (LDDST)
-   Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare EV 0,1 mg/kg di desametazone. Si effettuano successivamente due prelievi a 3-4 ed 8 ore, per misurare la cortisolemia.
-   Valori di cortisolo soppressi dopo 4 e 8 ore (< 38 nmol/L) permettono di escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
-   Valori di cortisolo elevati dopo 8 ore (cortisolo non soppresso) sono indicativi di possibile iperadrenocorticismo. In tal caso è opportuno valutare se si verifica soppressione a 3-4 ore, per cercare di differenziare tra forma ipofisaria e surrenalica: se la cortisolemia è soppressa a 3-4 ore, ma non a 8 ore, il risultato è suggestivo per Iperadrenocorticismo IPOFISARIO.
-   È un test molto sensibile: molto raramente ci sono dei falsi negativi. Se dopo 8 ore il cortisolo è soppresso, si può escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
Test di stimolazione con ACTH  (ACTH stimulation test)
-   Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare ACTH sintetico (Synachten) 0,125-0,25 mg/gatto. Si effettua successivamente dopo 60 o 120 minuti, un secondo prelievo per misurare la cortisolemia.
-   Valori di cortisolo molto elevati post stimolazione (> 525 nmol/L) sono indicativi di iperadrenocorticismo.
-   Per la diagnosi di iperadrenocorticismo, è un test poco sensibile. Si verificano pertanto dei falsi negativi con notevole frequenza: se il test è negativo (no stimolazione) non si può escludere l’iperadrenorticismo con certezza.
-   E’ un test discretamente specifico.
-   È il test di elezione per diagnosticare un iperadrenocorticismo iatrogeno

Test di differenziazione

Test di soppressione con alta dose di desametazone (HDDST)
-   Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare EV 1 mg/kg di desametazone. Si effettuano successivamente due prelievi a 3-4 ed 8 ore, per misurare la cortisolemia.
-   Valori di cortisolo completamente soppressi dopo 3-4 e/o 8 ore (< 38 nmol/L), oppure inferiori al 50% del basale, sono indicativi di iperadrenocorticismo ipofisario.
-   Valori di cortisolo non soppressi dopo 3-4 ed 8 ore, sono indicativi di possibile iperadrenocorticismo ipofisario (resistente alla soppressione) oppure surrenalico.
-   Nella specie felina – per differenziare forme ipofisarie da forme surrenaliche -  è riportata la possibilità di associare il test del rapporto Cortisolo/Creatinina urinaria, alla somministrazione a casa, da parte del proprietario, di desametazone per via orale.
Misurazione ACTH endogeno
-         Occorre effettuare un singolo prelievo per misurare l’ACTH. Come per il cane, sono molto importanti e delicate le condizioni di prelievo, conservazione e spedizione del prelievo stesso.
-         In caso di iperadrenocorticismo IPOFISARIO, la concentrazione di ACTH sarà  aumentata, per mancanza di feedback negativo sull’ipofisi - che secerne autonomamente ACTH - da parte del cortisolo.
-         In caso di iperadrenocorticismo SURRENALICO, la concentrazione di ACTH sarà normale o diminuita, per effetto di feed-back negativo sull’ipofisi da parte del cortisolo.
-         È importante che – prima di misurare l’ACTH – la diagnosi di iperadrenocorticismo sia stata già emessa, per la presenza di valori di ACTH simili in animali affetti da iperadrenocorticismo, in animali con patologie differenti, ed in animali sani.


N.B.: NOTA IMPORTANTE
Si ricorda che – a motivo della modifica di alcuni kit - per le seguenti analisi sia sconsigliabile l’esecuzione di prelievi in provette contenenti GEL per separazione.
E’ pertanto opportuno impiegare provette per ottenere siero, in plastica o vetro,  che non contengano GEL.
  • PROGESTERONEMIA
  • DIGOSSINEMIA
  • FENOBARBITALEMIA
  • BROMUREMIA

Buon lavoro!

Dr Ugo Bonfanti DVM
Diplomato ECVCP

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Tips & Cheap - N° 12: "CitoQuiz" N. 3/2013

Cari Colleghi,
eccoci ancora qua ad affrontare un nuovo caso citologico

N. 3/2013
Neoformazione mandibolare di un Gatto, Persiano, femmina, 7 mesi.
Guardate attentamente le immagini, provate a fare una breve descrizione citologica, e ad emettere un’ipotesi diagnostica.


Come sempre, la prossima settimana verrà fornita diagnosi citologica corretta!

Ecco la risposta al caso citologico della scorsa settima:
Piotorace settico; agente infettivo identificato - Pasteurella.


L’esame colturale del liquido pleurico può essere molto importante. 
Il materiale deve essere raccolto mediante siringa e inviato tal quale in laboratorio nel più breve tempo possibile. 
In alternativa è possibile immergere un tampone nel liquido prelevato e riporre lo stesso nel terreno di trasporto per batteriologia (Amies o Stuart).


Buon lavoro!
Dr Ugo Bonfanti DVM
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Tips & Cheap - N° 11: IPERADRENOCORTICISMO CANINO PARTE 2

IPERADRENOCORTICISMO CANINO

 DIAGNOSI (2)

TEST ENDOCRINI
Premessa necessaria è che nessun test può fornire con sicurezza diagnosi di iperadrenocorticismo, né nessun test può escluderlo con altrettanta certezza.
Quindi, nessun test è sensibile e specifico al 100%.
Per questo motivo, i test che vengono scelti devono necessariamente essere effettuati in animali con elevato sospetto clinico di iperadrenocorticismo, al fine di evitare il più possibile risultati falsamente positivi o falsamente negativi.
I test si differenziano in test di screening, destinati a definire se è presente l’iperadrenocorticismo, e test per differenziarne l’origine (IPOFISARIO o SURRENALICO).
I test di screening comprendono:
  • Rapporto Cortisolo / Creatinina urinarie (CU/CU)
  • Test di soppressione con bassa dose di desametazone (LDDST)
  • Test di stimolazione con ACTH  (ACTH stimulation test)
I test di differenziazione comprendono:
  • Test di soppressione con alta dose di desametazone (HDDST)
  • Misurazione ACTH endogeno
  • Ecografia addominale
 Test di screening
  • Rapporto Cortisolo / Creatinina urinarie (CU/CU):

-  Occorre far raccogliere le urine a casa, da parte del proprietario. Le urine non devono pertanto essere raccolte in clinica o in ambulatorio, al fine di evitare eventi stressanti per l’animale.

-  Vengono misurati cortisolo e creatinina.
-  Se il rapporto è elevato, è possibile che il paziente sia affetto da iperadrenocorticismo.
-  È un test molto sensibile per escludere l’iperadrenocorticismo: 90 – 100% (molto raramente ci sono dei falsi negativi). Pertanto, se il rapporto è normale, si può escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
- È un test poco specifico (è molto facile avere dei falsi positivi). Solo il 20% dei cani con rapporto elevato ha in effetti l’iperadrenocorticismo. Se il rapporto è elevato è pertanto possibile che il paziente sia affetto da differenti  malattie gravi o croniche.

  • Test di soppressione con bassa dose di desametazone (LDDST)
-  Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare EV 0,01 mg/kg di desametazone. Si effettuano successivamente due prelievi a 3-4 ed 8 ore, per misurare la cortisolemia.
- Valori di cortisolo soppressi dopo 8 ore (< 40 nmol/L) permettono di escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
- Valori di cortisolo elevati dopo 8 ore (cortisolo non soppresso) sono indicativi di possibile iperadrenocorticismo. In tal caso è opportuno valutare se si verifica soppressione a 3-4 ore, per cercare di differenziare tra forma ipofisaria e surrenalica.
- È un test molto sensibile: circa 95%: molto raramente ci sono dei falsi negativi. Se dopo 8 ore il cortisolo è soppresso, si può escludere con buona approssimazione l’iperadrenocorticismo.
- È un test moderatamente specifico (è possibile avere dei falsi positivi). Solo il 50% dei cani con test positivo (cortisolo non soppresso dopo 8 ore) ha in effetti l’iperadrenocorticismo. Se il cortisolo non è soppresso è pertanto possibile che il paziente sia affetto da altre gravi patologie.

  • Test di stimolazione con ACTH  (ACTH stimulation test)
- Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare ACTH sintetico (Synachten) 0,25 mg/cane. Si effettua successivamente dopo 60, 90 o 120 minuti, un secondo prelievo per misurare la cortisolemia.
- Valori di cortisolo molto elevati post stimolazione (> 600 nmol/L, o addirittura > 1000 nmol/L) sono indicativi di iperadrenocorticismo.
- È il test di elezione per diagnosticare ipoadrenocorticismo (morbo di Addison) ed iperadrenocorticismo iatrogeno, oltre che per monitorare la terapia medica (Mitotane o Trilostane).
- Per la diagnosi di iperadrenocorticismo, è un test moderatamente sensibile: circa 50-80%. Si verificano pertanto dei falsi negativi con una certa frequenza: se il test è negativo (no stimolazione) si può escludere con discreta approssimazione l’iperadrenocorticismo, ma non lo si può escludere con certezza.
- E’ un test abbastanza specifico: circa 85%. Pertanto l’85% di cani con test positivo ha in effetti l’iperadrenocorticismo, mentre il 15 cani su 100 che risultano positivi al test, può avere altre patologie di origine differente.

Test di differenziazione

  • Test di soppressione con alta dose di desametazone (HDDST)

Occorre effettuare un prelievo per misurare il cortisolo basale e successivamente inoculare EV 0,1 mg/kg di desametazone. Si effettuano successivamente due prelievi a 3-4 ed 8 ore, per misurare la cortisolemia.       Valori di cortisolo completamente soppressi dopo 3-4 e/o 8 ore (< 40 nmol/L), oppure inferiori al 50% del basale, sono indicativi di iperadrenocorticismo ipofisario.                                                                 - Valori di cortisolo non soppressi dopo 3-4 ed 8 ore, sono indicativi di possibile iperadrenocorticismo ipofisario (resistente alla soppressione) oppure surrenalico.

  • Misurazione ACTH endogeno
Occorre effettuare un singolo prelievo per misurare l’ACTH. Sono molto importanti e delicate le condizioni di prelievo, conservazione e spedizione del prelievo stesso.
In caso di iperadrenocorticismo IPOFISARIO, la concentrazione di ACTH sarà normale o aumentata, per mancanza di feedback negativo sull’ipofisi - che secerne autonomamente ACTH - da parte del cortisolo
In caso di iperadrenocorticismo SURRENALICO, la concentrazione di ACTH sarà diminuita, per effetto di feed-back negativo sull’ipofisi da parte del cortisolo.
- È importante che – prima di misurare l’ACTH – la diagnosi di iperadrenocorticismo sia stata già emessa, per la presenza di valori di ACTH simili in animali affetti da iperadrenocorticismo, in animali con patologie differenti, ed in animali sani.


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Tips & Cheap - N° 10: "CitoQuiz" N. 2/2013


Cari Colleghi,
eccoci ancora qua ad affrontare un nuovo caso citologico.


N. 2/2013

Si tratta del versamento pleurico di un Gatto, C.E., maschio, 7 mesi.

Immagine 1



















Immagine 2




















Immagine 3




















Aspetto macroscopico

























Guardate attentamente le immagini, provate a fare una breve descrizione citologica, un’ipotesi diagnostica, e specialmente suggerite indagini diagnostiche collaterali!

La prossima settimana verrà fornita diagnosi citologica corretta, e suggerito un approfondimento diagnostico.

Ed ecco a voi la risposta del caso citologicio della scorsa settimana:
Osteosarcona extrascheletrico.
 
Complimenti a coloro i quali hanno emesso la diagnosi corretta!


Buon lavoro!

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Tips & Cheap - N° 9: IPERADRENOCORTICISMO CANINO PARTE 1

IPERADRENOCORTICISMO CANINO
Parte 1
L’iperadrecorticismorappresenta una sindrome i cui segni clinici derivano dall’elevata concentrazione di cortisolo presente nell’organismo.

PATOGENESI
Le forme SPONTANEEsono rappresentate da:
  • PDH Iperadrenocorticismo IPOFISARIO (80% dei casi): consiste nell’iperproduzione di ACTH da parte dell’ipofisi a seguito di un adenoma ipofisario, con conseguente iperplasia surrenalica bilaterale.
  • ADH Iperadrenocorticismo SURRENALICO (circa 15-20% dei casi): Consiste nell’iperproduzione di Cortisolo da parte di un surrene neoplastico (adenoma o carcinoma)
La forma IATROGENA è conseguente alla somministrazione di glucocorticoidi esogeni.

SEGNI CLINICI
I principali – e non esclusivi – dati anamnestici e segni clinici sono rappresentati da: poliuria e polidipsia (90% dei casi),
v     polifagia ed incremento ponderale (50 – 90% dei casi),
v     distensione addominale ed epatomegalia (80% dei casi),
v     debolezza muscolare e letargia (50 – 85% dei casi),
v     alopecia (60 – 70% dei casi),
v     assottigliamento della cute,
v     iperpigmentazione,
v     comedoni,
v     piodermiti
v     difficoltà della ricrescita del pelo a seguito di tosatura.
 DIAGNOSI (1)

TEST LABORATORISTICI DI BASE:
Emocromocitometrico
v     Leucogramma da stress che comprende leucocitosi, neutrofilia matura, monocitosi, linfopenia, eosinopenia
v     Raramente eritrocitosi e trombocitosi
Chimica clinica
v     Incremento di fosfatasi alcalina (ALP) ed alanina amino-transferasi (ALT)
v     Ipercolesterolemia
v     Iperglicemia
v     Riduzione di urea 

Esame delle urine
v     Ipostenuria (P.S. < 1.015) – conseguente a PU/PD
v     Proteinuria (75% casi con PU/CU > 1) - conseguente ad ipertensione
v     Ematuria / Batteriuria
v     Piuria (non frequente)


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Tips & Cheap - N° 8: "CitoQuiz" N. 1/2013

Cari Colleghi, 
sempre al fine di fornire aggiornamenti e formazione a 360°, iniziamo da questa settimana con il proporvi dei casi clinici citologici sotto forma di piccoli quiz.
Potrete quindi vedere ogni volta alcune immagini citologiche, associate a segnalamento, anamnesi e presentazione clinica.
La settimana successiva vi verrà fornita la diagnosi citologica corretta.
Buon lavoro!
Dr Ugo Bonfanti DVM
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N. 1/2013 
Cane, Pastore Belga, femmina, 9 anni: neoformazione sottocutanea, non adesa, regione lombare, diametro circa 2 cm, cute integra.

Immagine N. 1

Immagine N. 2



Tips & Cheap - N° 7: IMMUNOTERAPIA DESENSIBILIZZANTE VETGOID

Cari colleghi,
oggi vi presentiamo la nuova frontiera della immunoterapia specifica con allergoidi.
A seconda dei risultati ottenuti con i test per le allergie (sia intradermici sia su siero) è possibile allestire, come molti di voi già hanno provato, il nuovo vaccino allo stesso prezzo dei vecchi fino a marzo 2013.
Potete trovare sul nostro listino i test disponibili oppure chiedere un preventivo riservato per i servizi di Alergovet e BiEsseA direttamente via mail a minetti@biessea.com.
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Tips & Cheap - N° 6: Staphylococcus spp, Meticillino-resistenza e Nuovo Antibiogramma Dedicato

Staphylococcus spp, Meticillino-resistenza e Nuovo Antibiogramma Dedicato

Il genere Staphylococcus, pseudintermedius e aureus, è spesso coinvolto in processi infettivi localizzati in numerose e differenti sedi (cutanea, auricolare, nasale, apparato uro-genitale etc..); in particolare, negli ultimi anni, si è riscontrata una massiccia diffusione in Italia di infezioni sostenute da stafilococchi multiresistenti e meticillino-resistenti con conseguenti problemi terapeutici (scelta di antibiotici sistemici limitata) e rischi zoonosici (colonizzazione e/o infezione negli individui in contatto con animali malati).

Gli stafilococchi meticillino-resistenti [MRSA-aureus e MRSP-pseudintermedius] sono caratterizzati genotipicamente dalla presenza del gene mecA, che determina la resistenza alla meticillina, una penicillina di sintesi non più utilizzata in terapia, nonché a numerosi altri antibiotici di uso terapeutico comune come fluorochinolonici, macrolidi, lincosamidi e amminoglicosidi (Zhang W et al, 2011; Yoo JH et al, 2010).
In coltura, gli stafilococchi che mostrano resistenza alla oxacillina, sono da considerarsi meticillino-resistenti e quindi resistenti in vivo a tutti i beta-lattamici
Data la loro spiccata antibiotico resistenza, è quindi molto importante, in caso di riscontro di stafilococchi meticillino-resistenti, impostare una terapia mirata onde evitare di creare ulteriori resistenze.
A questo scopo abbiamo realizzato un nuovo ristretto pannello di molecole, da richiedere dopo l’evidenziazione in coltura di MRSA o MRSP stabilita esclusivamente dopo l’accertamento della effettiva resistenza all’oxacillina (molecola attualmente presente nel nostro antibiogramma generico). 
In questo nuovo pannello sono stati inseriti antibiotici ad uso sistemico (es.rifampicina) e ad uso topico (es.acido fusidico) che sono stati riportati essere efficaci contro stafilococchi meticillino-resistenti (Loeffler et al, 2008; Perreten et al., 2010).
Di seguito tutti pannelli di molecole attualmente disponibili presso il nostro laboratorio: 
Antibiogramma base dopo esame batteriologico (oggi ulteriormente rinnovato con l’introduzione di nuovi antibiotici specifici per oftalmologia, per dermatologia e per l’apparato genito-urinario)
Antimicogramma (particolarmente indicato in infezioni recidivanti sostenute da malassezie)
Antibiogramma MRSA-MRSP  NOVITA’ 
Antibiogramma ittico (infezioni batteriche di specie ittiche, idropsie)  NOVITA’ 


Per ulteriori informazioni contattare: Dr Stefano Perfetto perfetto@biessea.com


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