Patologie delle basse vie urinarie nel paziente felino - 17 giugno 2018

Cari Colleghi,
come annunciato continuiamo con le tante nuove iniziative.


Vi aspettiamo a Milano il 17 Giugno nel pomeriggio con due relatori di grande spessore:

  • Andrea Zatelli DVM
  • Sabrina Giussani DVM Dipl. MCV ENVF

Chairman Silvia Rossi DVM, Dipl ECVCP



Vi preghiamo di iscrivervi alla succitata mail eventi@sanfrancesco.it quanto prima perchè i posti sono solo 70 nonchè, essendo un evento gratuito, di dare comunicazione se cancellate la vostra partecipazione onde dar modo ad altri colleghi in lista di attesa di partecipare, grazie.


Vi aspettiamo.

Emanuele Minetti DVM SSPV
CEO - Direttore sanitario
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644
www.biessea.com


Dr Andrea Zatelli - E se la terapia è inefficace?

Cari Colleghi,
vi presentiamo oggi la quinta ed ultima parte delle slides dell'incontro scientifico del 22 aprile sulla proteinuria tenuto dal Dr Andrea Zatelli.

Vi sollecitiamo ad usare la vostra area riservata per richiedere le consulenze gratuite sia al dr Andrea Zatelli sia ai nostri altri medici veterinari seguendo le istruzioni riportate nel link.

Grazie a tutti e buon lavoro.


Emanuele Minetti DVM SSPV 
CEO - Direttore sanitario
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644


Dr Andrea Zatelli - Terapia della proteinuria: dalla dieta alla immunoterapia (2)

Cari Colleghi,
vi presentiamo oggi la quarta parte delle slides dell'incontro scientifico  del 22 aprile sulla proteinuria tenuto dal Dr Andrea Zatelli.



















































































Nei prossimi giorni altre slides.

Grazie a tutti e buon lavoro.

Emanuele Minetti DVM SSPV 
CEO - Direttore sanitario
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644
















Dr Andrea Zatelli - Terapia della proteinuria: dalla dieta alla immunoterapia (1)


Cari Colleghi,
vi presentiamo oggi la terza parte delle slides dell'incontro scientifico  del 22 aprile sulla proteinuria tenuto dal Dr Andrea Zatelli.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Nei prossimi giorni altre slides.

Grazie a tutti e buon lavoro.
 
Emanuele Minetti DVM SSPV 
CEO - Direttore sanitario
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644

Dr Andrea Zatelli: Proteinuria: marker di nefropatia o fattore prognostico?

Cari Colleghi,
vi presentiamo oggi la seconda parte delle slides dell'incontro scientifico  del 22 aprile sulla proteinuria tenuto dal Dr Andrea Zatelli.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

























Nei prossimi giorni altre slides.

Grazie a tutti e buon lavoro.
 
Emanuele Minetti DVM SSPV 
CEO - Direttore sanitario
 

 

 

Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644

Dr Andrea Zatelli: La proteinuria: quanta e perché. Il primo passo di un lungo cammino.

Cari Colleghi,
vi presentiamo qui la prima parte delle slides della presentazione del 22 aprile sulla proteinuria del Dr Andrea Zatelli.

La proteinuria: quanta e perché. Il primo passo di un lungo cammino.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Sappiamo che purtroppo manca la parte migliore, cioè la presentazione dal vivo del bravissimo collega Zatelli, ma crediamo che sia sempre meglio che nulla proprio per chi non ha potuto partecipare; ovviamente siamo a disposizione per chiarimenti ed informazioni.
Nei prossimi giorni altre slides a completamento della giornata.
 
Grazie a tutti e buon lavoro.
Emanuele Minetti DVM SSPV 
 
CEO - Direttore sanitario
 
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644

 

LA PROTEINURIA NEL CANE: Dr Andrea Zatelli e Dr.ssa Paola D'Ippolito

 

Cari Colleghi,
a seguito dell'evento scientifico che abbiamo organizzato a Milano il giorno 22 aprile vi proponiamo questo estratto sulla proteinuria del cane.
Nel cane, la proteinuria rappresenta un marker di malattia renale, oltre che un importante fattore prognostico; trial clinici e studi retrospettivi hanno evidenziato che i cani proteinurici hanno una progressione della malattia renale più rapida ed un rischio di morte per cause renali maggiore rispetto ai cani non proteinurici. Un cane affetto da proteinuria e nel quale la terapia antiproteinurica non sia efficace,  ha un rischio di morte per crisi uremica maggiore rispetto ad un cane non proteinurico. 
 

 

In Italia, uno studio epidemiologico che ha coinvolto 7 centri localizzati da Nord a Sud della penisola, ha permesso di rilevare una elevata prevalenza di nefropatie proteinuriche (circa il 25%), non correlata alla localizzazione geografica ed all’età dei cani sottoposti a screening.
 

 

Con una prevalenza così elevata, diviene necessario proporre uno screening per la proteinuria, essendo di indubbia utilità una precoce identificazione dei pazienti affetti da malattia proteinurica e la loro successiva gestione terapeutica.
Nella specie canina, la striscia reattiva per urine può essere utilizzata per escludere la presenza di proteinuria: un cane che risulti negativo alla striscia reattiva per la ricerca di proteine (albumina) ha  un’elevata probabilità di essere non proteinurico. 
Un risultato positivo alla striscia reattiva, invece, dovrà essere confermato ricorrendo al rapporto Proteine Urinarie/Creatinina Urinaria (PU/CU), da effettuare su campioni urinari con sedimento inattivo.
 
Come da indicazioni dell’IRIS (International Renal Interest Society, www.iris-kidney.com), sono considerati valori patologici e da trattare quelli in cui il PU/CU sia superiore a 0,5, anche in caso di creatinina sierica nei limiti di normalità.
 

 

Gli step da mettere in atto, in caso si renda necessario trattare un cane proteinurico, sono i seguenti:
1. TRATTARE MALATTIE CONCOMITANTI – escludere patologie sottostanti in grado di determinare proteinuria e trattarle prima di instaurare terapia antiproteinurica. Se, nonostante la terapia per la patologia concomitante, permane proteinuria, si procederà come al punto 2.
 

 

2. DIETA PER NEFROPATICI ed Acidi grassi Omega3 –la somministrazione di dieta per nefropatici associata ad Acidi grassi Omega3 è efficace nel ridurre la proteinuria. Deve essere ricordato che gli Omega3 che si sono dimostrati efficaci nel ridurre la proteinuria sono gli EPA; il quantitativo giornaliero di EPA e DHA da somministrare deve essere pari a circa 0,9-1 grammo ogni 4,5 kg di peso.  In alcuni cani, è possibile ottenere una adeguata riduzione della proteinuria con la sola dieta associata ad Omega3, senza dover ricorrere all’utilizzo di farmaci. Se, dopo un mese di terapia dietetica ed Omega3, il cane rimane proteinurico (PU/CU>0.5), si procede come al punto 3

 

 
3. ACE-INIBITORI e SARTANI - Gli ACE-inibitori ed i sartani sono farmaci efficaci nel ridurre la proteinuria. L’efficacia del trattamento viene stabilita in base al valore di PU/CU dopo un mese di terapia farmacologica. La terapia della proteinuria è considerata efficace se al follow-up ad un mese, il valore di PU/CU risulta ridotto di almeno il 50% rispetto al valore di partenza o rientra nei limiti fisiologici (inferiore a 0,5).
COSA RICORDARE
Perchè la proteinuria è importante?
Nel cane, la proteinuria è un marker di malattia renale, ma anche un fattore prognostico (aumento del rischio di morte per cause renali).
Quale esame effettuare per la diagnosi o la esclusione di proteinuria?
Nel cane è utilizzabile la striscia reattiva (stick urine) per escludere la proteinuria. Un risultato positivo allo stick urinario deve essere confermato tramite PU/CU su campione con sedimento inattivo.
Quali esami ulteriori effettuare in un cane proteinurico?
Oltre la funzionalità renale, i cani proteinurici dovrebbero essere testati per malattie infettive (es. leishmaniosi, ehrlichiosi, etc.) ed altre malattie in grado di determinare proteinuria (es. endocrinopatie, malattie autoimmuni, etc.). Il Medico Veterinario dovrà correttamente inquadrare il paziente e decidere a quali test sottoporlo.
Come trattare la proteinuria?
Identificare e trattare malattie concomitanti in grado di causare proteinuria.
Introdurre dieta per nefropatici ed Omega3 (EPA) e, se necessario, dopo 30 giorni impostare terapia farmacologica.
Quali farmaci sono efficaci nel ridurre la proteinuria?
ACE-inibitori (Enalapril) e sartani. Il PU/CU deve essere ricontrollato dopo 30 giorni di terapia farmacologica.
Quando la terapia per la proteinuria è considerata efficace?
Quando il PU/CU si riduce sotto 0,5 oppure almeno del 50% rispetto al valore iniziale.

 

Buon lavoro!
Dr Andrea Zatelli 
Dr.ssa Paola D’Ippolito 
Consulenti Scientifici 
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644

 

SDS-Age proteinuria

 


La prevenzione della Leishmaniosi: Dr Andrea Zatelli e Dr.ssa Paola D'Ippolito

 

Cari Colleghi,
oggi vi parliamo di prevenzione della Leishmaniosi.
Una delle armi più efficaci in tema di prevenzione della leishmaniosi canina è la lotta all’unico vettore biologico dimostrato del protozoo, il flebotomo, anche detto “pappatacio”. 
Le femmine ematofaghe sono presenti solo durante i mesi caldi dell’anno, da Aprile a Settembre/Novembre (in base alla latitudine), con attività che si concentra nelle ore notturne, dal tramonto all’alba. Al contrario di quanto accade per la lotta ad altri insetti, il controllo ambientale rivolto alle forme larvali così come l’utilizzo di insetticidi è difficilmente realizzabile a causa della impossibilità di identificare i numerosi focolai presenti in natura e di limitazioni di natura pratica.
Una delle strategie più efficaci in tema di prevenzione della leishmaniosi canina si basa principalmente nel limitare il contatto tra il flebotomo e il cane, mediante l’utilizzo di barriere meccaniche e di sostanze ad azione locale che limitino la puntura da parte dei vettori.
PROTEZIONE MECCANICA Durante le ore notturne dei mesi a rischio, a partire dal crepuscolo fino al sorgere del sole, gli animali possono essere tenuti al chiuso, con porte e finestre protette da “zanzariere” a maglia fitta (1-2 mm); le comuni zanzariere presenti nelle abitazioni non sono in grado di impedire l’ingresso dei flebotomi. Anche limitare le passeggiate nelle ore a rischio può rappresentare un accorgimento utile.
PROTEZIONE CHIMICA Si basa sull’utilizzo di sostanze ad uso veterinario efficaci nell’impedire la puntura da parte dei pappataci: tra queste sostanze sono annoverati i piretroidi sintetici (deltametrina e permetrina, tra le sostanze con la maggiore efficacia dimostrata). L’efficacia dei piretroidi di sintesi si esplica sia attraverso l’attività “no feeding” che attraverso un’azione insetticida diretta, con morte del vettore entro 24 ore dal contatto con la sostanza biocida. 
In Italia sono disponibili prodotti in gocce/spot-on, spray e collare. I prodotti in commercio proteggono dal morso dei pappataci per tempi diversi dopo la loro applicazione, a seconda del dispositivo scelto. 
Ogni mezzo di protezione presenta diversa attività in termini di insorgenza dell’azione e durata della stessa, ma per tutti è consigliabile un’applicazione almeno un mese prima dell’inizio della teorica stagione di trasmissione.
Da ricordare che le misure di prevenzione
  1. vanno applicate sia in pazienti sani che soggiornino o debbano soggiornare in aree a rischio, sia in pazienti infetti/malati come strategia per limitare la diffusione della malattia;
  2. non offrono una protezione totale nei confronti della leishmaniosi; in Marzo-Aprile di ogni anno è utile testare i cani che vivono, o hanno soggiornato nell’anno precedente, in zone in cui può avvenire la trasmissione della malattia.

 

Buon lavoro!
Dr Andrea Zatelli 
Dr.ssa Paola D’Ippolito 
 
 
 
 
 
Consulenti Scientifici 
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644
 

 

 

 
I Dottori Zatelli e D’Ippolito sono a disposizione dei Colleghi nostri clienti per aiutarli ad inquadrare i pazienti affetti da patologie nefrologiche, urologiche e da Leishmaniosi, al fine di guidarli nella scelta dell’iter diagnostico e della gestione terapeutica più corretti in base al singolo caso. 
 
 

CORTISOLO PRE-VETORYL NEL MONITORAGGIO TERAPEUTICO

 

 

Care Colleghe e  cari Colleghi, 
come avrete potuto verificare nel nostro  nuovo listino (in vigore dal 1 Aprile), abbiamo aggiunto tra gli altri  il test di monitoraggio della terapia con Vetoryl mediante misurazione del cortisolo basale pre-somministrazione. 
 
Per poter interpretare il risultato del test vi invitiamo a consultare la flowchart che Dechra ha pubblicato e condiviso con noi, che trovate allegata. 
Per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitate a contattarci!
Buon lavoro
 
Dr.ssa Rossi Silvia, DVM, Dipl ECVCP
Direttore Scientifico
Via Amedeo d'Aosta, 7 - 20129 Milano MI
Tel 0229404636
Fax 0229404644