L’esame delle urine è un test fondamentale per inquadrare un paziente da un punto di vista clinico-patologico, assieme agli esami ematobiochimici.
Il peso specifico urinario (PS) serve a valutare la capacità di concentrare le urine da parte dei tubuli renali e per valutare lo stato di idratazione di un soggetto.
In letteratura, è riportato che il PS può fluttuare nel corso della giornata e che può variare ad esempio in base alla quantità e qualità di cibo e alla quantità di acqua assunti; in genere si consiglia di raccogliere le prime urine del mattino poiché si presume siano quelle che riflettano meglio la capacità di concentrare le urine.
L’interpretazione di un singolo risultato di PS può non essere sempre facile per il fatto che non è possibile sapere se il valore ottenuto sia da considerarsi patologico oppure semplicemente un valore “estremo” della fisiologica variabilità biologica di un singolo individuo.
Lo scopo di questo studio è quello di valutare la variabilità del PS delle prime urine del mattino di 103 cani clinicamente sani che non siano stati sottoposti a trattamenti farmacologici e non siano stati malati nei sei mesi precedenti. I proprietari sono stati incaricati di raccogliere le urine per caduta per tre giorni consecutivi, per due settimane consecutive (totale 6 campioni dello stesso paziente).
I risultati di questo studio dimostrano che la differenza media tra il valore più basso e il valore più alto di PS nello stesso individuo nell’arco delle due settimane è di 0.015; ciò significa che lo stesso soggetto può avere, in media, una mattina 1030 e la mattina successiva 1015. Si tratta di una differenzia media, per cui sono previste differenze sia minori che maggiori di questo valore.
I limiti di questo studio sono che son state analizzate urine di soggetti clinicamente sani ma non valutati da un punto di vista clinico-patologico (non hanno effettuato altri esami di laboratorio) e quindi non si ha la certezza di aver escluso patologie occulte soprattutto nei soggetti più anziani; inoltre non sono state indagate urine di soggetti con poliuria e polidipsia per valutare se questa stessa variabilità può essere valida anche all’interno di un quadro patologico.
Questa importante variabilità individuale deve essere tenuta in considerazione quando si interpreta un singolo valore di PS prima di attribuire ad esso un significato di normalità oppure patologico. Valutare nell’insieme più valori ottenuti da diversi campioni può essere di aiuto al clinico per meglio inquadrare il paziente e decidere di conseguenza di intraprendere iter diagnostici e terapeutici.
RudinskyA. et al. Variability of first morning urine specific gravity in 103 healthy dogs. J Vet Intern Med. Sep;33(5):2133-2137, 2019