Quando disponibile, la MIC può costituire uno strumento utile per la scelta della migliore strategia terapeutica, ma solamente se interpretata e utilizzata in maniera corretta e soprattutto in caso di particolari criticità relative alla sede di infezione (sangue, sistema nervoso centrale, polmone, tessuti profondi) e le condizioni cliniche del paziente. La comunicazione da parte dei laboratori veterinari e l’interpretazione da parte del clinico della MIC è ancora oggi non molto chiara, seppur la richiesta di MIC sia cresciuta.
MIC REALE O MIC CALCOLATA?
La MIC (Concentrazione Minima Inibente) è una misura quantitativa dell’attività di un antibiotico verso un determinato batterio; definita come la più bassa concentrazione di antibiotico in grado di inibire la crescita batterica visibile.
E’ necessario, in ambito di MIC, fare chiarezza su ciò che si intende per MIC reale e MIC calcolata.
La prima è ottenibile solo utilizzando la metodica di riferimento della microdiluizione in brodo condotta manualmente mediante piastre dedicate e considerata ad oggi il gold standard; è certamente una metodica molto laboriosa e lunga, poco compatibile con i flussi di lavoro nei laboratori di microbiologia veterinaria.
La seconda è invece ottenibile mediante i sistemi automatizzati, largamente in uso nei laboratori veterinari: nella maggior parte di questi sistemi vengono testati diversi tipi di antibiotici in gallerie preimpostate e non modificabili nelle quali le MIC vengono calcolate mediante curve di crescita e algoritmi.
In tali sistemi non è possibile testare, per ciascuna molecola, un range di concentrazioni ma soltanto i valori di breakpoint-S e breakpoint-R.
Pertanto, il risultato indicherà soltanto la posizione del valore di MIC rispetto ai bkps esattamente come la metodica Kirby-Bauer (MIC<bkpS; bkpS<MIC<bkpR; MIC > bkpR), ma non il valore esatto di MIC.
CONFRONTO TRA TESTS DI ANTIBIOTICO-SENSIBILITA’
Dr Stefano Perfetto, responsabile laboratorio di Biologia molecolare e Microbiologia clinica
Bibliografia:
- Clinical laboratory testing and in vitro diagnostic test systems – Susceptibility test of infectious agents and evaluation of performance of antimicrobial susceptibility test devices –Part 1: Reference method for testing the in vitro activity of antimicrobial agents against rapidly growing aerobic bacteria involved in infectious diseases-First Edition. ISO document 20776-1. Switzerland: ISO; 2006.
- Methods for Dilution Antimicrobial Susceptibility Tests for Bacteria that Grow Aerobically; Approved Standards, 10th Ed. CLSI document M07-A10. Wayne, PA: Clinical and Laboratory Standards Institute; 2015.
- S. Department of Health and Human Services, Food and Drug Administration, Center for Devices and Radiological Health. Class II Special Controls Guidance Document: Antimicrobial Susceptibility Test (AST) Systems. https://www.fda.gov/regulatory-information/search-fda-guidance-documents/class-ii-special-controls-guidance-document-antimicrobial-susceptibility-test-ast-systems. U.S. Department of Health and Human Services; 2009.