I mastocitomi cutanei del gatto vengono classificati secondo il loro aspetto istologico in forme mastocitiche e meno frequentemente in forme atipiche. I mastocitomi mastocitici sono inoltre suddivisi in ben differenziati e pleomorfi.
Mastocitoma mastocitico ben differenziato: masse dermiche (talvolta con invasione del sottocute) non capsulate, ma ben delimitate, composte da cellule simili ai mastociti normali, senza aspetti di pleomorfismo e con mitosi rare. Possono esservi aggregati multifocali di linfociti e scarsi eosinofili d’infiltrazione.
Mastocitoma mastocitico pleomorfo: carattere maggiormente infiltrante rispetto al mastocitoma mastocitico ben differenziato, composto da cellule voluminose con nuclei eccentrici, nucleoli prominenti e con possibile presenza di cellule giganti con nucleo multilobulato o nuclei multipli. Le mitosi possono essere presenti in quantità più elevata rispetto a quanto osservabile nelle forme ben differenziate. Spesso sono presenti anche numerosi granulociti eosinofili d’infiltrazione.
Mastocitoma atipico (detto anche scarsamente granulato o istiocitico): composto da cellule grandi e di forma variabile da poligonale a fusata, con abbondante citoplasma, senza granulazioni evidenti alla colorazione con ematossilina/eosina (ma evidenziabili con le colorazioni speciali Giemsa o blu di Toluidina), nuclei grandi e ad aspetto vescicoloso, talvolta indentato. Le mitosi sono rare. Possono esservi numerosi aggregati di linfociti e numerosi granulociti eosinofili d’infiltrazione.

Figura 1: Cute di gatto. Mastocitoma mastocitico ben differenziato. Le cellule neoplastiche hanno aspetto simile ai mastociti normali, con citoplasma ricco di finissime granulazioni basofile. Non sono presenti aspetti di pleomorfismo di entità rilevante. Ematossilina/Eosina 600X.
A differenza dei mastocitomi cutanei canini, quelli felini non hanno un sistema di grading universalmente riconosciuto. La classificazione in sottotipi appena elencati, il pattern di crescita più o meno infiltrante, i parametri valutati nel sistema di grading applicato alla specie canina, l’eventuale disregolazione del recettore C-Kit non hanno fornito dati univoci per la determinazione di indicatori prognostici validi.
Uno studio passato (Sabbatini S, Bettini G. 2010) riportava come indicatori prognostici la presenza di lesioni multifocali piuttosto che singole, il fenotipo pleomorfo, l’indice mitotico ed il Ki67 (questi due tra loro correlabili) e lo score di immunoreattività al C-Kit (prodotto del punteggio relativo alla % di cellule positive x quello relativo all’intensità dell’immunoreattività).
In uno studio più recente gli stessi autori (Sabbatini S, Bettini G. 2019) hanno proposto un sistema di grading 2 tier (Low Grade vs High Grade) nel quale ancora l’indice mitotico viene ritenuto importante, assieme ad altri parametri secondo il seguente schema:

Riassumendo una neoplasia viene considerata High Grade se ha un indice mitotico maggiore di 5 mitosi su 10 HPF (campi microscopici ad ingrandimento 400x) e se ha almeno due caratteristiche tra:
- diametro della massa maggiore di 1,5cm
- forma irregolare dei nuclei
- nucleoli prominenti/clusters cromatinici
- oppure se, indipendentemente dalla presenza di tutti questi caratteri di malignità, presenta fenomeni di invasione vascolare.
Il 24% delle neoplasie valutate come High Grade nello studio in cui viene proposto tale schema classificativo ha mostrato una significativa riduzione del tempo di sopravvivenza (median value 349 days; 95% CI, 0-739 days) rispetto alle neoplasie Low Grade (median not reached, P< .001).
Si può dunque concludere che, sebbene solitamente i mastocitomi cutanei felini abbiano un comportamento biologico benigno, è necessario riservare particolare attenzione nella valutazione oncologica clinica alle forme non ben differenziate e con un indice mitotico significativo (>5 mitosi su 10 HPF) o con fenomeni di invasione vascolare apprezzabili istologicamente.
Dr.ssa Gaia Vichi, DVM Dipl. ECVP
Bibliografia:
- Sabattini S, Bettini G. Prognostic Value of Histologic and Immunohistochemical Features in Feline Cutaneous Mast Cell Tumors. Veterinary Pathology. 2010;47(4):643-653.
- Sabattini S, Bettini G. Grading Cutaneous Mast Cell Tumors in Cats. Veterinary Pathology. 2019;56(1):43-49.