L’esame citologico del materiale ottenuto dal sistema epato- biliare è sempre più spesso utilizzato come complemento ad altre procedure diagnostiche (esame clinico, esami ematobiochimici, ecografia addominale, tomografia computerizzata) ed in alcuni casi può fornirci la diagnosi definitiva. Le tecniche più utilizzate per il prelievo citologico di parenchima o di neoformazioni epatiche sono l’ago infissione e l’agoaspirazione percutanee. Si tratta di un esame poco invasivo, economico e se il paziente è collaborativo non necessita di alcuna anestesia; le indicazioni per effettuarlo sono:

  • epatomegalia
  • alterazioni di ecogenicità
  • presenza di neoformazioni
  • stadiazioni di neoplasie
  • alterazioni cliniche o clinico patologiche che indicano una patologia epatica anche in assenza di alterazioni ecografiche

La principale controindicazione invece per l’esecuzione di un FNA del fegato è un’alterata emostasi, con conseguente possibile emorragia; in caso di piastrinopenia molto grave è sconsigliabile effettuarlo e nel caso si sospetti uno stato di ipocoagulabilità (evento non raro in corso di epatopatia) è consigliabile effettuare un profilo coagulativo prima di procedere. Vi sono comunque delle limitazioni, ben note in letteratura: in primo luogo la citologia non permette di valutare l’architettura del tessuto coinvolto da patologia (per questo l’esame istologico rimane il gold standard) ed in secondo luogo è stato dimostrato che la citologia come ausilio diagnostico per lesioni epatiche ha una accuratezza diagnostica inferiore rispetto all’esame citologico di altri organi coinvolti da processi infiammatori/neoplastici. La citologia ha dimostrato di essere più efficace nella diagnosi di degenerazione vacuolare/glicogenosi epatica diffusa o di patologia neoplastica rispetto a patologie infiammatorie (sensibilità variabile). Nello studio di Fleming KL et al. (2019) sono state confrontate le due diverse metodiche di prelievo citologico ago infissione (FN-NA) ed ago aspirazione (FNA) del parenchima epatico di cani di sesso, razza ed età diversi che necessitavano un esame ecografico e una citologia eco-guidata come completamento del loro iter diagnostico (sono stati esclusi dallo studio cani con marcata trombocitopenia o coagulopatie di varia natura). I patologi clinici hanno valutato cellularità, conservazione delle cellule ed emodiluizione dei diversi campioni nell’ottica di stabilire se e quale possa essere la tecnica più indicata per ottenere un buon preparato citologico. Circa il 90% dei campioni citologici ottenuti è risultato adeguato per una corretta diagnosi, con una maggior prevalenza di campioni diagnostici mediante la tecnica di ago infissione (FN-NA) (94%) rispetto a quella per ago aspirazione (FNA) (81,5%). Questa seppur lieve differenza è dovuta al fatto che l’FNA può determinare la rottura delle cellule e una maggior emodiluizione, compromettendo conseguentemente la qualità diagnostica del preparato citologico (soprattutto in tessuti molto vascolarizzati come il fegato). L’aspirazione esercitata infatti può traumatizzare le cellule causandone la rottura (soprattutto nelle neoplasie dove le cellule sono più fragili e più soggette a degenerazione). E’ interessante citare inoltre un altro articolo di LeBlanc et al. (2009) dove hanno comparato le due metodiche di prelievo di campioni citologici di parenchima splenico di cani e gatti e dove, anche in questo caso, l’FN-NA è risultato più idoneo per ottenere preparati di ottima qualità.

Bibliografia:

  • Fleming KL, Howells EJ, Villiers EJ, Maddox TW. A randomized controlled comparison of aspiration and non-aspiration fine-needle techniques for obtaining ultrasound-guided cytological samples from canine livers. The Veterinary Journal 252: DOI : 1016/j.tvjl.2019.105372, 2019.
  • Cowell RL, Tyler RD, Meinkoth JH, DeNicola DB. Diagnostic cytology and hematology of the dog and cat. 3°edizione Mosby Elsevier, St.Louis, Missouri. Pp. 312-330, 2008
  • Raskin RE, Meyer DJ. Canine and feline cytology – A Color Atlas and Interpretation Guide. 2°edizione Elsevier Saunders, St.Louis, Missouri. Pp. 226-248, 2010
  • LeBlanc CJ, Head LL, Fry MM. Comparison of aspiration and nonaspiration techniques for obtaining cytologic samples from the canine and feline spleen. Veterinary Clinical Pathology 38: 242-246, 2009.