
Le masse mediastiniche in cani e gatti vengono spesso esaminate tramite citologia ma la discriminazione tra due lesioni più comuni quali linfoma e timoma può essere complessa se non impossibile, soprattutto quando i piccoli e medi linfociti rappresentano la popolazione prevalente, caratteristica questa condivisa da entrambe le patologie (Pintore et al, 2014). Diagnosticare con accuratezza una massa mediastinica è importante poiché diverse patologie prevedono approcci terapeutici completamente differenti (asportazione chirurgica o radioterapia in caso di timoma, chemioterapia in caso di linfoma, ad esempio). Nella specie canina la citometria a flusso si è dimostrata in grado di identificare un timoma con elevata specificità (100%) quando è presente in misura maggiore del 10% una popolazione linfocitaria con doppia positività CD4+ e CD8+ (Lana et al 2006). Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’utilizzo della citometria a flusso (FC) nella diagnosi di masse mediastiniche nel gatto, descriverne gli aspetti citometrici e la capacità di questa tecnica di differenziare linfomi da lesioni non linfomatose (timomi e non timomi).
I casi inclusi nello studio sono stati raggruppati in due gruppi “linfoma” e “non-linfoma” basandosi sui risultati di istologia, citologia, PARR (PCR for antigen receptor rearrangement), presentazione clinica e follow-up. I parametri di “scatter”, le positività a CD5, CD4, CD8, CD21, CD18 e le loro co-espressioni sono state analizzate utilizzando un approccio multicolore. Sono stati selezionati 20 gatti, 12 con linfoma e 8 casi non linfomatosi.
È stato riscontrato un forward scatter (FSC) più alto nel gruppo “linfoma”; le cellule T con doppia positività CD4 e CD8 si sono rivelate la popolazione dominante in 8 linfomi su 12, mentre le lesioni non linfomatose non hanno mostrato una popolazione dominante in 5 casi su 8. A differenza dei cani, l’elevata prevalenza di linfomi con doppia positività CD4+ e CD8+ nei gatti rende difficile differenziare il linfoma dalle lesioni non linfomatose utilizzando la sola citometria a flusso (FC). I risultati del presente lavoro mostrano quindi che la citometria a flusso (FC) può aggiungere informazioni utili per affinare la diagnosi in alcuni casi. Depongono a favore della diagnosi di linfoma i seguenti reperti di citometria:
1. Dimensioni elevate dei linfociti (determinabili più accuratamente in citometria che in citologia)
2. Presenza di una popolazione linfocitaria dominante oltre a una popolazione CD4+/ CD8+, presenza di fenotipi aberranti.
Supporta invece la diagnosi di una lesione non linfomatosa la presenza di una popolazione mista di linfociti T composta di CD4+, CD8+, CD4+/CD8+, CD4-/CD8- .
PARR e istopatologia rimangono tecniche necessarie per risolvere la diagnosi differenziale in caso di espansione di cellule linfoidi di piccole/medie dimensioni con doppia positività CD4 e CD8.
Dr. Stefano Perfetto, Responsabile laboratorio di Biologia molecolare e Microbiologia clinica
Bibliografia:
- Bernardi et al. Flow Cytometric Analysis of Mediastinal Masses in Cats: A Retrospective Study. Frontiers in Veterinary Science. 2020, 444
- Pintore L et al. Cytological and histological correlation in diagnosing feline and canine mediastinal masses. J Small Anim Pract. (2014) 55:28–32.
- Lana S et al. Plaza S, Hampe K, Burnett R, Avery AC. Diagnosis of mediastinal masses in dogs by flow cytometry. J Vet Intern Med. (2006) 20:1161–5.