Questa pillola di istologia è dedicata ad un approfondimento sul linfoma cutaneo epiteliotropo nel cane (classificato come linfoma a cellule T periferico).

Questa patologia neoplastica colpisce la cute, le giunzioni muco-cutanee e le mucose presentandosi in forma di lesioni di vario tipo: eritematose, ipercheratosiche, crostose, erosivo/ulcerative, con depigmentazione e, come nel caso delle lesioni sul planum nasale, anche con possibile perdita del suo normale aspetto ‘ad acciottolato’.

Nelle forme più avanzate la patologia può evolvere in forma di placche o lesioni nodulari, anche con coinvolgimento linfonodale e viscerale.

Ad ogni modo spesso la risposta alla chemioterapia è scarsa e vi è progressione della patologia, sebbene con grande variabilità nella durata del decorso clinico, con tempi di sopravvivenza che vanno da pochi giorni a 5 anni post-diagnosi, con una maggiore sopravvivenza associata, secondo lo studio di Chan, Frimberg e Moore su Veterinary Dermatology del 2018, a forme ad insorgenza solitaria e con coinvolgimento solo mucosale o a livello di giunzioni muco-cutanee.

I 3 maggiori sottotipi di linfoma cutaneo epiteliotropo nel cane sono, secondo la classificazione REAL/WHO i seguenti:

  1. la cosiddetta reticolosi pagetoide (con elementi linfoidi neoplastici localizzati solo a livello di epidermide ed annessi),
  2. la micosi fungoide (con coinvolgimento di epidermide, derma e annessi),
  3. la sindrome di Sézary (micosi fungoide associata a leucemia)

Oltre a questi tipi sono in realtà descritti anche rari casi di micosi fungoide senza coinvolgimento dell’epidermide, ma solo del derma e della parete dei follicoli piliferi.

Uno studio molto recente di Dettwiler et al. su Veterinary Pathology del 2023 si è riproposto, sulla base dell’analisi retrospettiva di 176 casi, di valutare i parametri clinici ed istopatologici associati con diverse risposte ai protocolli terapeutici e diverso tempo di sopravvivenza.

Concentrandoci, dato che stiamo somministrando una “pillola di istologia” sulle caratteristiche istopatologiche con significato prognostico, possiamo elencare i seguenti risultati scaturiti dal suddetto studio:

 

  1. coinvolgimento tissutale profondo: l’infiltrazione estesa del tessuto adiposo del pannicolo è associata con maggiore rischio di morte in tempi rapidi (tale parametro è associabile ad una forma clinicamente più avanzata con riscontro macroscopico di lesioni nodulari o a placca)
  2. dimensioni delle cellule e dei nuclei: un diametro cellulare medio maggiore a 10,0 micrometri ed un diametro nucleare medio maggiore di 8,3 micrometri sono associati ad una prognosi peggiore (con minore tempo di sopravvivenza)
  3. attività mitotica: un numero di mitosi maggiore o uguale a 7 per singolo HPF (pari ad un’area di 0.237 mm2) è anche essa associata ad una prognosi peggiore (con minore tempo di sopravvivenza)
  4. aspetto della cromatina (e del citoplasma delle cellule neoplastiche): un aspetto ammassato, irregolarmente addensato della cromatina ed un aspetto maggiormente basofilico del citoplasma delle cellule sono altri due parametri associati con un maggiore rischio di morte “istantanea”; tuttavia questi due parametri sono da valutare con maggiore cautela degli altri perché una fissazione subottimale dei campioni può alterare l’aspetto della cromatina e la basofilia del citoplasma dipende dai protocolli di colorazione del laboratorio.

Quanto ai parametri clinici analizzati riassumiamo brevemente quelli che, sulla base dello stesso studio, hanno mostrato un significato prognostico sfavorevole:

 

  1. il coinvolgimento cutaneo (non solo delle giunzioni muco-cutanee/mucosale)
  2. la formazione di noduli
  3. la formazione di lesioni crostose


Al contrario, la remissione clinica completa post-terapeutica e una forma patologica clinicamente stabile appaiono associate a tempi di sopravvivenza maggiori
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Gaia Vichi DVM Dipl.ECVP

 

 

Bibliografia:

 

Chan CM, Frimberger AE, Moore AS. Clinical outcome and prognosis of dogs with histopathological features consistent with epitheliotropic lymphoma: a retrospective study of 148 cases (2003-2015). Vet Dermatol. 2018;29:154–159.

 

Dettwiler M, Mauldin EA, Jastrebski S, Gillette D, Stefanovski D, Durham AC. Prognostic clinical and histopathological features of canine cutaneous epitheliotropic T-cell lymphoma. Veterinary Pathology. 2023;60(2):162-171.