Responsabile del reparto:

Dr. Stefano Perfetto

Operatori:

Dr. Stefano Perfetto, Dr. Gianluca Tarizzo

Strumenti:

  • Cappa a flusso laminare AURA 2000 mac (Euroclone)
  • Termostato G-CELL 35 lt (F.lli Galli)
  • Termostato ICN 35-PRO (ArgoLab)
  • Autoclave MOD.760 (ASAL S.R.L.)
  • Microscopio Axiolab (Zeiss)
  • Sistema Mini API (Biomerieux)

Processazione dei campioni:

La microbiologia clinica nel nostro laboratorio viene svolta mediante semina in piastra su terreni di coltura e l’ausilio di gallerie biochimiche: ad oggi siamo in grado di rilevare, tramite terreni e brodi di coltura dedicati, tutti i batteri patogeni obbligati e/o opportunisti coltivabili lavorando in aerobiosi, microaerofilia e anaerobiosi in giare apposite.

L’identificazione fenotipica dei batteri isolati viene sempre strettamente correlata al tipo di campionamento, al sito di infezione e ai batteri associati alle infezioni campionate, evitando di prendere in considerazione riscontri di batteri contaminanti o saprofiti possibilmente presenti nel sito campionato (evenienza probabile in medicina veterinaria).

Per la valutazione del profilo di sensibilità batterica in vitro (antibiogramma) utilizziamo la diffusione in agar secondo Kirby-Bauer, metodica che prevede la valutazione su terreno agarizzato dei diametri degli aloni di inibizione che circondano il punto di deposizione di dischetti antibiotati; i diametri degli aloni di inibizione vengono poi rapportati a valori soglia definiti breakpoint (S, sensibile – I, intermedio – R, resistente).

I breakpoint utilizzati nel nostro laboratorio seguono, per tutti gli antibiotici testati, le linee guida stilate dallo European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST) http://www.eucast.org/

La scelta di utilizzare la metodica Kirby-Bauer, è stata fatta per consentirci la migliore flessibilità nella selezione delle molecole da saggiare e per fornire al veterinario clinico, un risultato (classi di sensibilità) facilmente interpretabile.

Servizio di consulenza:

In microbiologia, ancor più che in altri ambiti, risulta fondamentale l’interazione clinico/microbiologo per poter giungere a una diagnosi microbiologica corretta e nel minor tempo possibile. Invitiamo pertanto a contattare il reparto ogni qualvolta fosse necessario, per comunicare sospetti diagnostici, ottenere informazioni su come effettuare un prelievo o su quale sia il campione più idoneo da sottoporre a screening batteriologico e comunicare tempestivamente eventuali terapie antibiotiche intraprese prima di effettuare l’esame batteriologico.

Per maggiori informazioni riguardo modalità di prelievo e conservazione dei campioni consultare il seguente link.