Esame emocromocitometrico
Sangue intero in K3EDTA
Rispettare sempre il rapporto sangue:anticoagulante indicato sulla provetta. Miscelare per inversione per almeno 5 volte immediatamente dopo aver riempito la provetta. Nel caso in cui debbano essere inviati sia siero che sangue in EDTA, riempire per prima la provetta per il siero, per evitare contaminazioni del campione con EDTA. Conservare e spedire il campione refrigerato (evitare tassativamente il contatto con il ghiaccio!); nel caso in cui non sia possibile far pervenire il campione al laboratorio entro poche ore (in giornata) allegare SEMPRE striscio di sangue periferico (non refrigerare il vetrino!!!). Effettuare lo striscio ematico: per la sua esecuzione utilizzare il sangue preso dalla provetta e non il sangue non anticoagulato (dalla siringa). Il campione deve essere processato preferibilmente entro 24 ore dal prelievo, al massimo 36. In caso di errata modalità di conservazione e/o di ritardata processazione non è possibile ottenere dal campione dati accurati. È fortemente consigliato segnalare sul modulo di richiesta cartaceo o nella sezione “segnalazioni per il laboratorio” se richiedete l’esame attraverso la vostra area riservata il sospetto diagnostico ove presente (es: malattia da zecche, anemia immunomediata etc).
N.B.: nel caso in cui abbiate effettuato l’esame emocromocitometrico con la vostra contaglobuli e vogliate la valutazione del solo striscio ematico vi chiediamo di NON richiedere la lettura dello striscio come esame citologico ma di richiedere un normale emogramma, perché tutti gli strisci vengono sempre valutati da un patologo clinico e il referto dell’emogramma contiene sempre tutte le alterazioni che vengono rilevate. Vi invitiamo nuovamente in caso abbiate un sospetto a segnalarlo al momento della richiesta sul modulo cartaceo o nella sezione “segnalazioni per il laboratorio” se richiedete l’esame attraverso la vostra area riservata.
CAUSE DI NON CONFORMITA’
Si tratta di ragioni per le quali non è possibile processare un campione perché procedere comporterebbe errori nella refertazione (analitici o preanalitici).
- Provetta con anticoagulante differente da K3EDTA (es: eparina, sodio citrato)
- Presenza di coagulo in provetta
- Marcata disproporzione tra anticoagulante e campione, campione troppo scarso
- Campione emolizzato in seguito a congelamento
- Campione pervenuto in laboratorio più di 48 ore dopo il momento del prelievo
In questi casi il campione non può essere processato poiché i risultati ottenuti sarebbero del tutto inaccurati; verrete contattati dal personale tecnico sia telefonicamente sia via e-mail per stabilire se annullare l’esame o se potrete rimandare un secondo campione.