Come abbiamo visto nella “pillola” precedente, è di grande importanza essere a conoscenza delle differenze degli intervalli di riferimento che esistono tra cuccioli – gattini e adulti.  Le cause di queste differenze sono da ricercarsi nel passaggio dalla vita fetale alla vita extrauterina, nell’alimentazione (colostro, latte), nell’immaturità di alcuni processi metabolici e nell’azione di alcuni ormoni, come l’ormone della crescita (GH) e il paratormone. I lavori pubblicati in letteratura che hanno determinato gli intervalli di riferimento dei comuni parametri biochimici nei cuccioli e nei gattini sono pochi e in alcuni casi riportano risultati discordanti e i laboratori in genere non forniscono intervalli di riferimento diversificati per fasce di età. Per questo è utile conoscere la patogenesi delle “alterazioni” clinico patologiche presenti nei giovanissimi, di modo da interpretare correttamente i risultati che sembrano patologici utilizzando gli intervalli di riferimento dell’adulto.

Alla nascita, la maturazione del fegato è incompleta, comportando capacità limitate nella gluconeogenesi, nello stoccaggio del glicogeno e nei processi di detossificazione (ciclo dell’urea).

Glucosio: i cuccioli e i gattini hanno una capacità limitata nella regolazione della glicemia fino ai 4 mesi di età a causa di una relativa insensibilità all’insulina e di una ridotta capacità stoccare il glicogeno e di attingere ad altre fonti di energia, come tessuto adiposo e amminoacidi. Valutando gli intervalli di riferimento specifici però non si evidenziano differenze statisticamente significative con gli adulti probabilmente perché i soggetti inclusi negli studi non erano mai a digiuno di 12 ore, in quanto avrebbero rischiato di diventare ipoglicemici. Altri analiti che risultano difficilmente confrontabili con i valori dell’adulto per la stessa ragione (mancato digiuno) sono gli acidi biliari che hanno concentrazioni simili agli adulti. Ancora il mancato digiuno è la più probabile spiegazione per i valori di trigliceridi e colesterolo, che risultano più alti rispetto agli adulti (lipemia post-prandiale). Nei primi 3 giorni di vita può essere riscontrata comunemente nei cuccioli una ipocolesterolemia.

Bilirubina: sia nei cuccioli che nei gattini è possibile osservare un aumento della bilirubinemia nei primi giorni, fino a 1 settimana di vita (nei gattini). Così come accade nel neonato si è ipotizzata come causa la ridotta capacità di un fegato immaturo di gestire la “voluminosa” emocateresi secondaria alla policitemia relativa presente al momento del parto associata all’emivita più corta degli eritrociti fetali.

ALP: i valori di fosfatasi alcalina risultano essere più elevati rispetto agli adulti sia per l’assunzione del colostro (a partire da 24 ore per 2-3 giorni) sia come risultato dell’aumentata attività osteoblastica (isoenzima osseo, B-ALP); valori elevati si osservano comunemente oltre le 8 settimane di vita fino a una completa normalizzazione intorno a 1-2 anni (Von Dehn, 2014). Nella specie canina, in seguito all’assunzione del colostro, si osserva un notevole aumento di ALP (fino a 30 volte il limite superiore, Center et al., 1991): non è del tutto chiaro se perché il colostro ne contiene grandi quantità o se la sua assunzione stimola la sintesi di questo enzima. In ogni caso, la misurazione di ALP può essere utilizzata come marker per valutare un’ottimale assunzione del colostro nei cuccioli. Altro analita che può essere utilizzato per questo scopo è la GGT, contenuta in elevate quantità nel colostro, che può raggiungere concentrazioni fino a 100 volte il limite superiore nei primi 2-3 giorni di vita (Center et al., 1991). Invece, per quanto riguarda la specie felina, solamente la ALP raggiunge valori significativamente elevati in seguito all’assunzione del colostro (Crawford et al., 2006).

Albumine – proteine totali – globuline: in entrambe le specie, i valori di albumina e proteine totali sono più bassi rispetto agli adulti fino alle 4 settimane a causa della parziale capacità di sintesi delle albumine da parte del fegato. Invece l’aumento delle globuline è progressivo, riflettendo una graduale maturità del sistema immunitario in risposta alla stimolazione antigenica, acquisita con la crescita.

ALT- amilasi – lipasi – AST, solo nel cane: nella specie canina, non si evidenziano differenze significative con gli adulti, mentre nel gatto questi enzimi risultano essere più bassi fino alle 8 settimane.

AST- CK – LDH: nel gattino, i valori di questi enzimi (nel cucciolo solo la CK) risultano essere molto elevati 24 ore dopo il parto, ipotizzando un danno muscolare al momento del travaglio per le contrazioni uterine. I valori di CK (e LDH nel gattino) scendono progressivamente, persistendo elevate fino alle 8 settimane.

Di seguito, gli intervalli di riferimento per cuccioli e gattini riportati in Letteratura.

Intervalli di riferimento dei gattini dalla nascita fino ai 56 giorni. Da: Levey et al. Effect of age on reference intervals of serum biochemical values in kittens. JAVMA, Vol 228, No. 7, April 1, 2006. NB: gli intervalli di riferimento riportati tra parentesi sono relativi a gattini che non hanno ricevuto il colostro.

Intervalli di riferimento dei cuccioli dalla nascita fino alle 8 settimane. Da: Rosset at al. Age-related changes in biochemical and hematologic variables in Borzoi and Beagle puppies from birth to 8 weeks. Vet Clin Pathol 41/2; 272–282. 2012

Intervalli di riferimento dei cuccioli dai 16 ai 60 giorni. Da: Rørtveit et al. Age-related changes in hematologic and serum biochemical variables in dogs aged 16–60 days. Vet Clin Pathol 44/1; 47–57. 2015

 

Nella prossima “pillola”, affronteremo i parametri biochimici relativi al metabolismo del calcio- fosforo, elettroliti e all’apparato urinario.

 

Dr.ssa Giulia Mangiagalli, DVM – Dr.ssa Silvia Rossi, DVM dipl. ECVCP

 

Bibliografia

  • Center et al. Effect of colostrum ingestion on gamma-glutamyltransferase and alkaline phosphatase activities in neonatal pups. Am J Vet Res. 1991 Mar;52(3):499-504.
  • Crawford et al. Evaluation of surrogate markers for passive transfer of immunity in kittens. JAVMA, Vol 228, No. 7, April 1, 2006
  • Levey et al. Effect of age on reference intervals of serum biochemical values in kittens. JAVMA, Vol 228, No. 7, April 1, 2006
  • Rosset at al. Age-related changes in biochemical and hematologic variables in Borzoi and Beagle puppies from birth to 8 weeks. Vet Clin Pathol 41/2; 272–282. 2012
  • Rørtveit et al. Age-related changes in hematologic and serum biochemical variables in dogs aged 16–60 days. Vet Clin Pathol 44/1; 47–57. 2015
  • Von Dehn. Pediatric Clinical Pathology. Vet Clin Small Anim 44; 205–219. 2014