Proseguiamo nella serie di pillole di istologia dedicata alle lesioni da Papillomavirus nei nostri animali parlando di quelle che si sviluppano nella specie equina.
Ad oggi si conoscono 9 tipi di Papillomavirus della specie cavallo (EcPV appunto numerati da 1 a 9) e 2 virus propri della specie asinina (EaPV1 and 2).
Questi virus sono responsabili dell’insorgenza di differenti tipologie di lesioni: i papillomi singoli e la papillomatosi, le cosiddette placche aurali (o auricolari), le placche genitali e le lesioni genitali verrucose ed il carcinoma squamocellulare.
Così come nel gatto, inoltre, anche nella specie equina è possibile l’infezione da Papillomavirus propri della specie bovina ed in grado di causare l’insorgenza dei cosiddetti sarcoidi.
Papillomi e papillomatosi: che si tratti di lesioni singole (papilloma) o multiple/multifocali (papillomatosi) queste lesioni sono considerate entità proliferative non neoplastiche. Si tratta di lesioni di origine epidermica (o derivate dall’epitelio squamoso del rivestimento mucosale se insorgono a livello oro-faringeo o genitale), a sviluppo esofitico, con superficie irregolare, a cavolfiore o frastagliata e con aspetti di ipercheratosi. Istologicamente sono lesioni caratterizzate da proiezioni papillari multiple composte da epidermide fortemente ispessita, con proliferazione cheratinocitica di marcata entità, con abbondante presenza superficiale di fenomeni di cheratosi ortocheratosica e paracheratosica. Si osservano, soprattutto negli strati più superficiali dell’epitelio proliferato, anche sparsi coilociti (elementi cellulari con nucleo picnotico ed alone perinucleare), e granuli cheratoialini prominenti, riconducibili ad effetti citopatici virali, come pure aspetti di basofilia del citoplasma e a volte la presenza di corpi inclusi virali intranucleari.
Placche aurali (o auricolari): sono considerate lesioni iperplastiche e non neoplastiche, osservabili all’interno del padiglione auricolare come aree di marcato ispessimento irregolare dell’epidermide, spesso multifocali-confluenti (ed anche molto estese), ad aspetto biancastro. Istologicamente si caratterizzano per aspetti di iperplasia irregolare (con aspetto festonato), ben demarcata, a carico dell’epidermide, accompagnata da ipercheratosi ortocheratotica e, come già descritto relativamente ai papillomi e alla papillomatosi, con aspetti di ipergranulosi e possibile presenza di coilociti.
Placche genitali e le lesioni genitali verrucose: queste lesioni insorgono a livello di mucose genitali (peniena nel maschio e vulvare-clitoridea nella femmina) e, nei loro stadi iniziali, quando sono considerabili ancora come lesioni pre-neoplastiche, possono presentarsi come lesioni a placca biancastre o come lesioni verruciformi, con aspetto di papillomi, a sviluppo esofitico e con superficie irregolare, a cavolfiore. Queste lesioni possono ad ogni modo progredire gradualmente a lesioni neoplastiche vere e proprie, come carcinoma in situ o carcinoma squamocellulare in forma invasiva/infiltrante.
Carcinoma squamocellulare: nel cavallo è stata riscontrata l’associazione tra il carcinoma squamocellulare a carico dell’epitelio squamoso delle mucose genitali e dello stomaco (ed in 2 casi anche a carico della cute rispettivamente auricolare ed inguinale) e l’infezione da Papillomavirus.
Sarcoidi: queste lesioni di natura neoplastica possono svilupparsi (in forma singola o con lesioni multiple/multifocali) nei cavalli venuti in contatto diretto o indiretto (secondo alcune ipotesi anche mediato da insetti) con la specie bovina e sono indotte dal Papillomavirus Bovino, di tipo 1 e di tipo 2. Possono presentarsi con diversi aspetti, classificati in diverse tipologie: occulto (in forma di lesioni tendenzialmente appiattite a superficie rugosa, ipercheratosica e spesso con piccoli ispessimenti noduliformi di pochi millimetri di diametro), verrucoso (con superficie irregolare e marcata ipercheratosi), nodulare (con aspetto di nodulo di consistenza soda localizzato tra derma e sottocute), fibroblastico (visibile come una massa carnosa a base sessile o peduncolata e con superficie spesso ulcerata), misto (ad aspetto misto che richiama quello delle altre forme) e maligno (con aspetto di noduli multipli ed ispessimenti cordoniformi, anche lungo il decorso di vasi linfatici). Si tratta di lesioni neoplastiche fibroblastiche, infiltranti, con insorgenza a carico della cute e del sottocute e spesso con contestuali aspetti di iperplasia irregolare dell’epidermide di rivestimento. Le cellule neoplastiche sono fibroblasti di grandi dimensioni, di forma da fusata a stellata, con grado variabile di atipia, organizzati in fasci o vortici o con disposizione irregolare, con interposizione di un quantitativo variabile di collagene. In alcuni casi possono essere visibili aspetti di orientamento dei fibroblasti superficiali in maniera perpendicolare rispetto all’epidermide (a palizzata). L’epidermide può presentare aspetti di marcata iperplasia irregolare, anche con formazione di lunghe e sottili propaggini dette “rete ridges”.
Dr.ssa Gaia Vichi, DVM, Dipl.ECVP
- Surgical pathology of tumors of domestic animals, Vol.1 Epithelial tumors of the skin; Vol.3 Tumors of Soft Tissue. Davis-Thompson DVM Foundation
- Papillomaviruses in equids: A decade of discovery and more to come? Jones, S.E. (2022), Equine Vet Educ, 34: 236-240.
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