Indicazioni generali

Per una corretta diagnosi la qualità del preparato è di decisiva importanza: se il campione è emodiluito, impropriamente preparato o scarsamente rappresentativo, il citologo può non disporre di informazioni sufficienti per fornire una diagnosi.

  • Utilizzare esclusivamente vetrini con banda sabbiata ed identificare sempre ogni vetrino scrivendo a matita (non usare pennarelli o penne, etichette) esclusivamente: cognome proprietario, data, sede della lesione
  • Per ogni lesione è consigliabile inviare non meno di 3-5 vetrini
  • Nel caso di campionamenti ecoguidati rimuovere il gel ecografico prima del campionamento
  • Asciugare sempre all’aria il più rapidamente possibile, sventolando a mò di ventaglio il vetrino; non usare fissativi
  • Non inviare mai i vetrini e campioni istologici in formalina nello stesso imballaggio
  • Utilizzare portavetrini postali

MATERIALE NECESSARIO PER ESECUZIONE, ALLESTIMENTO E CONSERVAZIONE DI UN CAMPIONE CITOLOGICO:

  • Vetrini puliti da microscopia con banda sabbiata
  • Siringa da 5- 10 ml
  • Aghi sottili: grigi (22G), da insulina ma lunghi (25G, consigliati), azzurri (23G, consigliati)
  • Matita
  • Provetta K3EDTA per campioni liquidi
  • Provetta vuota (per CSF)

COMPILAZIONE MODULO RICHIESTA ESAME CITOLOGICO

E’ indispensabile allegare all’esame citologico il modulo di richiesta compilato in tutte le sue parti. Le informazioni richieste sono necessarie per ottenere la massima resa diagnostica di questo esame.

CAUSE DI NON CONFORMITA’

Si tratta di ragioni per le quali non è possibile processare un campione poiché procedere con la sua analisi comporterebbe un rischio di errore evitabile.  Di seguito quelle che riguardano gli esami citologici:

  • Campioni/vetrini non correttamente identificati per cui non è possibile risalire precisamente a proprietario/veterinario curante
  • Non vi è corrispondenza tra campioni/vetrini ricevuti e modulo richiesta esame citologico allegato
  • Mancanza modulo richiesta esame citologico
  • Esame citologico midollo osseo senza striscio ematico e dati ematologici allegati
  • Assenza di campioni/vetrini
  • Campioni versamenti cavitari prelevati da più di 48 ore: in questo caso è possibile effettuare il solo esame citologico (senza conta cellulare) solo nel caso in cui siano stati allegati idonei vetrini del campione tal quale.

In tutti questi casi verrete contattati dal personale tecnico che rileva la non conformità al momento dell’accettazione nel tentativo di raccogliere i dati mancanti o comunque di risolvere il problema, sia telefonicamente che per email.

CAUSE DI NON ACCETTAZIONE 

Si tratta di problematiche non risolvibili che prevedono la non accettazione dell’esame citologico e l’annullamento della richiesta:

  • Versamenti cavitari non in provetta K3EDTA
  • Vetrini rotti
  • Versamenti o altri liquidi biologici che siano stati congelati o che presentino voluminosi coaguli
  • Versamenti prelevati più di 48 ore prima dell’arrivo in laboratorio non accompagnati da strisci del tal quale idonei
  • Esame citologico del liquido cefalorachidiano prelevato da più di 6 ore (in questo caso è possibile effettuare la sola misurazione delle proteine totali).

In tutti questi casi verrete avvisati dal personale tecnico via mail o telefonicamente.

citologia - perivascolare

Agoaspirazione mediante agosottile (FNA)

Vantaggi: consente in genere di ottenere prelievi con buona cellularità; tecnica da utilizzarsi ogniqualvolta non si riesca a prelevare materiale con agoinfissione o in caso di sospetta neoplasia mesenchimale.

Svantaggi: maggiore emodiluizione, maggiore rischio di rottura cellulare.

La tecnica è schematicamente la seguente:

  • Eseguire un’idonea preparazione antisettica del sito di introduzione dell’ago mediante tricotomia e disinfezione
  • Raccordare l’ago alla siringa e introdurlo nella lesione, immobilizzando quando possibile quest’ultima con una mano
  • Creare pressione negativa aspirando aria con lo stantuffo della siringa e muovere l’ago sia avanti e indietro sia in diverse direzioni attraverso la massa
  • Annullare completamente la pressione negativa esercitata ed estrarre l’ago
  • Rimuovere l’ago dalla siringa, riempire quest’ultima di aria, reinserire l’ago e depositare il materiale presente nell’ago su un vetrino pulito spruzzando delicatamente. N.B.: è importante applicare solo una piccola goccia o porzione del campione sul vetrino; se la quantità di materiale posta sul vetrino è eccessiva ne risulta uno striscio troppo spesso o con asciugatura troppo lenta, che non sarà interpretabile dal citologo
  • Immediatamente dopo aver depositato il materiale sul vetrino è indispensabile ottenere un monostrato cellulare per strisciamento o schiacciamento:
    • Strisciamento: si utilizza la stessa procedura per l’allestimento dello striscio ematico. Il materiale depositato sul vetrino viene strisciato mediante un secondo vetrino che, inclinato ad angolo acuto, viene portato indietro lungo il primo vetrino fino a venire in contatto con il campione; si aspetta che la parte liquida fluisca di lato lungo la giunzione dei due vetrini e il vetrino superiore è spostato in avanti rapidamente e uniformemente
    • Schiacciamento: prevede che il materiale da strisciare sia depositato al centro del vetrino; un secondo vetrino viene delicatamente appoggiato sopra al primo in modo da ottenere una sorta di sandwich; si lascia che il materiale prelevato si distenda fra i due vetrini senza operare alcuna pressione e infine si allontanano i due vetrini facendoli scorrere in senso opposto
  • I preparati così ottenuti devono essere asciugati all’aria il più rapidamente possibile.

Nel caso in cui da lesioni cistiche a contenuto liquido venga aspirato molto materiale questo deve essere posto in una provetta con K3EDTA e trattato come un versamento cavitario.

citologia - flogosi mista plasma

Agoinfissione

Vantaggi: minore probabilità di emodiluizione; minor probabilità di rottura cellulare; per alcuni colleghi è più semplice manovrare il solo ago piuttosto che l’intera siringa in aspirazione continua.

Svantaggi: talvolta fornisce cellularità inferiore rispetto all’agoaspirazione (ad esempio nel caso di neoplasie mesenchimali).

La tecnica è schematicamente la seguente:

  • Introdurre l’ago non raccordato alla siringa nella neoformazione, spostandolo avanti e indietro diverse volte e in più direzioni come per la metodica di agoaspirazione
  • Estrarre l’ago e immediatamente raccordarlo ad una siringa in cui si è retratto lo stantuffo aspirando aria
  • Depositare il contenuto dell’ago su un vetrino spruzzando gentilmente ed immediatamente creare un monostrato utilizzando le tecniche dello strisciamento o schiacciamento.

Esame citologico linfonodale: E’consigliata la tecnica di ago-infissione.

In caso di linfoadenomegalia generalizzata è preferibile campionare più linfonodi; evitare di campionare i soli linfonodi sottomandibolari.

Citologia - Apposizione di lesioni superficiali

Apposizione di lesioni superficiali

Questa tecnica viene utilizzata su lesioni “umide” superficiali. Prima di procedere è necessario rimuovere sangue o detrito necrotico in eccesso presenti sulla superficie della lesione con materiale assorbente pulito (ad esempio con garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica); dopo aver asciugato la lesione con carta assorbente si appoggia la superficie di un vetrino. Asciugare all’aria molto rapidamente. Questa tecnica di prelievo frequentemente si rivela inconclusiva o non rappresentativa, soprattutto nel caso in cui sia presente una lesione più profonda. Se è presente una neoformazione sottostante è sempre preferibile utilizzare agoinfissione o agoaspirazione.

analisi citologico

Apposizione e scarificazione di biopsie chirurgiche

La tecnica per impronta prevede l’apposizione di una superficie di taglio fresca che sia piccola (meno di 1 cm di lato) così che sia possibile eseguire numerose impronte su un unico vetrino.  La superficie di taglio da imprimere deve essere prima asciugata appoggiandola ripetutamente su un foglio di carta assorbente pulita.

Le apposizioni che appaiono troppo spesse possono essere ridotte ad un monostrato mediante strisciamento.

Utilizzando la tecnica per scarificazione, sulla superficie di taglio fresca, viene fatta passare una lama (es. la lama di un bisturi) finché non si raccoglie una piccola quantità di materiale. Il materiale viene poi strisciato delicatamente con la lama per tutta la lunghezza del vetrino.

Questa tecnica consente la raccolta di una maggiore quantità di materiale e ciò è utile per lesioni che esfoliano con difficoltà come nel caso di neoplasie a cellule fusate.

Spazzolamento o Brushing

Si utilizzano spazzolini per citologia (cyto-brush) che vengono frizionati sulle lesioni e quindi rotolati su un vetrino. Questa tecnica viene utilizzata principalmente per la citologia oculare e su lesioni mucosali (mucosa vaginale, bronchiale, rettale etc).

Citologia - Lavaggio broncoalveolare (BAL)

Lavaggio broncoalveolare (BAL)

Riguardo le tecniche di prelievo del lavaggio bronco-alveolare si rimanda alla letteratura.

Il liquido prelevato deve essere processato entro brevissimo tempo (1-2 ore). Nel caso non sia possibile far pervenire immediatamente il campione in laboratorio, il veterinario dovrà processarlo utilizzando la stessa tecnica descritta nella sezione esame citologico del sedimento urinario. Inviare in ogni caso in laboratorio parte del campione in provetta K3EDTA unitamente agli strisci preparati. Nel caso in cui debba essere richiesto anche l’esame colturale, una parte del campione deve essere lasciato in siringa o in caso di trasporto prolungato messo in terreno di trasporto idoneo.

Esame citologico del liquido cefalorachidiano

Esame citologico del liquido cefalorachidiano

Riguardo le tecniche di prelievo del CSF si rimanda alla letteratura.

Il campione deve essere raccolto in provetta vuota; per l’effettuazione di tutti i test che compongono l’esame (conta cellulare, misurazione proteine totali, esame citologico) devono essere inviati non meno di 0.8 ml di campione. Il campione deve giungere in laboratorio idealmente entro 2 ore, al massimo entro 4-6 ore dal prelievo poiché a causa del basso contenuto proteico le cellule tendono a lisarsi rapidamente; nel caso in cui il campione abbia un elevato contenuto proteico è possibile che le cellule si conservino più a lungo. Si consiglia di contattare la segreteria per organizzare ove possibile (Milano e Hinterland) un ritiro programmato.

Esame citologico di versamenti cavitari

Esame citologico di versamenti cavitari

Riguardo le tecniche di prelievo si rimanda alla letteratura.

Il campione deve essere posto in provetta EDTA (per esame microscopico, conta cellulare, misurazione proteine totali e altri parametri biochimici). Nel caso in cui si sospetti una patogenesi settica, una parte del campione deve essere lasciata in siringa o in caso di trasporto prolungato posta in idoneo terreno di trasporto. Il versamento deve essere conservato refrigerato e giungere in laboratorio entro 12-24 ore dal prelievo. Nel caso ciò non sia possibile devono essere allestiti 2-3 vetrini del campione tal quale utilizzando la stessa tecnica di allestimento degli strisci ematici.

Esame citologico liquido sinoviale

Esame citologico del liquido sinoviale

Il campione deve essere conservato in provetta K3EDTA e devono essere allegati 2 o più strisci del campione tal quale (stessa tecnica di allestimento degli strisci ematici), avendo cura di asciugare molto rapidamente i vetrini. Per la conta delle cellule totali il campione in provetta deve essere processato entro 24 ore dal prelievo.  Nel caso in cui si sospetti una patogenesi settica, parte del campione deve essere lasciato in siringa o in caso di trasporto prolungato posto in idoneo terreno di trasporto.

Esame citologico sedimento urinario

Esame citologico del sedimento urinario

Il campione può essere prelevato sia per cistocentesi che per caduta o cateterismo. In caso di lesioni uretrali o vescicali raggiungibili con catetere è possibile utilizzare la tecnica del cateterismo traumatico, ma è di fondamentale importanza segnalare sul modulo di richiesta la tecnica utilizzata.

Affinchè sia preservata la morfologia cellulare e il campione risulti interpretabile, questo deve arrivare in laboratorio entro poche ore dal prelievo (12 ore al massimo). In caso ciò non sia possibile oltre che spedire un’aliquota del campione in provetta vuota, devono essere allestiti dei vetrini del sedimento in questo modo:

  • Centrifugare ad un numero basso di giri il campione
  • Eliminare quasi completamente il surnatante
  • Aspirare il pellet sul fondo della provetta con una pipettatrice, depositarne una piccola quantità (2-3 microlitri) su vetrino
  • Strisciare il materiale utilizzando la tecnica di strisciamento utilizzata per gli strisci ematici
  • Asciugare molto rapidamente.